Quali sono le città italiane più peccaminose

I motivi per cui l’Italia è famosa nel mondo, sono svariati e assai diversi tra loro. Non c’è alcun dubbio che la nostra nazione sia particolarmente apprezzata per le bellezze naturali e artistiche presenti nella maggior parte delle città italiane, capaci di calamitare l’attenzione di milioni di turisti che giungono nel Belpaese provenienti da ogni angolo del mondo.

A questo “dono”, tuttavia, va aggiunto anche il carattere gioviale e particolarmente ospitale del popolo italiano, in grado di far sentire a “casa sua” chiunque giunga dall’estero. Guardando ai tratti caratteriali degli italiani, non si può certo negare come alcuni aspetti, più d’altri, spicchino in maniera maggiore.

La passionalità degli italiani si traduce in un alto tasso d’infedeltà

Basti pensare, ad esempio, al grande romanticismo e alla passionalità che pervade la maggior parte dei nostri connazionali, desiderosi di vivere una vita sentimentale soddisfacente. Questo, non di rado, si traduce anche in incontri volti a vivere una vita intima realmente appagante, talvolta al di là del rapporto col proprio partner.

I dati, in tal senso, offrono un chiaro spaccato di quanto l’attitudine alla “scappatella” sia ben presente lungo tutto lo Stivale, anche se alcune località, come scopriremo nel prosieguo dell’articolo, offrono maggiori opportunità di incontro. In base a un recente sondaggio, si stima che oltre il 65% degli italiani abbia tradito il proprio partner nel corso degli ultimi ventiquattro mesi.

Certo, in alcuni casi il tradimento è dovuto a problemi di relazione, ma in altri casi, invece, si consuma per l’opportunità di vivere nuove emozioni e realizzare i propri desideri intimi. Non c’è alcun dubbio, a tal proposito, che le grandi città offrono maggiori opportunità di concedersi una “scappatella”, grazie alla possibilità di poter entrare in contatto con un numero di soggetti ampio e variegato.

La peccaminosa Milano

Tra le città italiane dove si tradisce maggiormente spicca Milano, la capitale economica e finanziaria del nostro paese, che offre una vita notturna particolarmente elettrizzante e rappresenta il centro nevralgico della movida italiana, un luogo dove spesso, come nel caso dell’apericena, nascono tendenze che vengono esportate poi in tutto il paese.

La “Milano da bere” degli anni ‘80 vive ancora nel nuovo millennio, seppur con sfumature diverse dovute anche al differente contesto storico. La presenza di tanti locali notturni permette di effettuare incontri sorprendenti, capaci di rendere elettrizzante una serata trascorsa all’ombra della Madunina: vai sul sito di Sexy Guida Italia se cerchi escort a Milano.

Il tasso d’infedeltà più elevato si registra nel Nord-Est

Milano, quindi, si guadagna la palma di “città italiana più peccaminosa”, dove si consuma il maggior numero di scappatelle dell’intero Stivale. Se volgiamo lo sguardo, invece, al “tasso di infedeltà” proporzionato al numero degli abitanti, Milano è solo al terzo posto della classifica. A svettare, in questo caso, troviamo l’apparente tranquilla Trieste, capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, famoso per le proprie bellezze artistiche e per essere la sede di un’importante istituzione assicurativa del nostro paese.

La città giuliana, citata anche dall’immortale Raffaella Carrà nella celeberrima “Tanti Auguri”, risulta il luogo dove si consuma il più alto tasso d’infedeltà, cresciuto esponenzialmente nel corso degli ultimi anni e riguardante, a conti fatti, ambo i generi. Al secondo posto, alla spalle di Trieste e prima di Milano, troviamo un’altra località del ricco Nord-Est: Vicenza. Il Veneto, oltretutto, spicca nella top venti per la presenza di altre città come Verona. Treviso, Padova e Vicenza.

A conti fatti, la zona più peccaminosa dello Stivale è, senza alcun dubbio, il Veneto. Roma, invece, risulta la seconda città per numero di tradimenti, complice anche l’enorme afflusso di turisti che anima la Capitale in qualsiasi periodo dell’anno. Più di qualche cittadino capitolino, infatti, dichiara di aver tradito il/la partner con qualche soggetto non del luogo, che si trovava a Roma per motivi di svago o professionali.

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