Spesso si sente parlare di arieggiatura del prato, ma di cosa si tratta esattamente? Ebbene, nonostante si tratti di una pratica spesso trascurata, risulta essere fondamentale per la salute del prato.
Questo processo, infatti, aiuta a rivitalizzare il prato, stimolando la crescita di nuovi germogli e migliorando la resistenza alle malattie delle piante. Tuttavia, è fondamentale eseguirla in maniera corretta, avvalendosi degli strumenti giusti, come le macchine tagliaerba.
Perché bisogna arieggiare?
Come già accennato, l’arieggiatura del prato è fondamentale per mantenerlo in salute e renderlo esteticamente gradevole. Ma quali sono i motivi? Nel corso dei mesi, le foglie, i detriti e i residui vegetali morti si accumulano sul manto erboso, formando uno strato molto spesso, noto come feltro. L’accumulo di feltro diventa una vera e propria barriera che causa diversi problemi significativi per la salute delle piante. Prima di tutto, aumenta il rischio di malattie fungine, poiché crea un ambiente favorevole alla proliferazione di funghi patogeni.
Inoltre, il feltro limita il passaggio della luce solare, essenziale per la fotosintesi, e riduce lo scambio di ossigeno delle piante con l’ambiente circostante. Ciò impedisce anche il corretto passaggio dell’acqua all’interno del terreno, compromettendo l’idratazione delle radici delle piante.
La presenza del feltro, poi, rende meno efficaci le concimazioni e più difficili le operazioni di risemina, influenzando negativamente la crescita delle piante. Inoltre, aumenta il ristagno di umidità nel terreno danneggiando l’ancoraggio delle radici, con conseguente crescita anomala dell’erba.
Come effettuare l’arieggiatura del prato?
Per poter effettuare una corretta arieggiatura del prato è necessario seguire alcune regole. Innanzitutto, occorre attendere uno, due tagli prima di procedere con la prima arieggiatura durante il mese primaverile. Dopodiché occorre utilizzare una macchina taglierba al fine di tagliare l’erba del prato a circa 4 cm dal terreno. Per rendere le operazioni più sicure, è consigliabile lasciare il suolo del prato secco.
Infine, è importante regolare correttamente la profondità del lavoro in modo da ottenere un risultato finale ottimale. In tutti i casi, è fondamentale eseguire sempre due passaggi incrociati a novanta gradi al fine di rimuovere in profondità tutto il feltro.
Quando arieggiare il prato?
È consigliabile effettuare l’arieggiatura del prato almeno due volte l’anno, preferibilmente all’inizio di marzo e nel mese di settembre, poco prima della ripresa vegetativa delle piante.
In questo modo è possibile favorire una buona ricrescita, poiché è essenziale che le temperature non siano né troppo fredde né troppo calde subito dopo il processo. In questo modo, le piante possono ricominciare a crescere rapidamente, beneficiando delle condizioni ottimali per svilupparsi in maniera vigorosa.
Cosa fare dopo?
Subito dopo aver fatto arieggiare il prato, prima di effettuare tutte le concimazioni o le risemine del caso, è necessario fare un’ammendatura del terreno usando prodotti ad hoc al fine di rimediare all’eventuale presenza di parassiti.
In questo modo il terreno e il manto erboso saranno pronti per poter ricevere il nutrimento dei concimi o per accogliere i nuovi semi della risemina.
Come prevenire il feltro?
Dopo aver visto cosa fare per far arieggiare il prato è necessario capire cosa fare per prevenire o comunque ridurre la formazione del feltro.
Innanzitutto, è importante tenere pulito il prato rastrellandolo con una certa continuità, soprattutto durante la primavera. Ancora, quando si potano gli alberi oppure si sfoltisce la siepe, è bene pulire immediatamente l’erba residua, magari utilizzando un soffiatore elettrico oppure un rastrello.
Un ottimo metodo per prevenire il feltro, inoltre, è utilizzare il taglio mulching finché la stagione lo permette. Dopo la stagione, infatti, è meglio raccogliere l’erba perché le temperature risultano essere non adeguate per decomporla perfettamente. Inoltre, con l’umidità che tipicamente si manifesta durante i mesi autunnali, i rischi che possa svilupparsi del marciume (proprio a causa del mancato raccoglimento dell’erba tagliata) sono molto alti.
Infine, quando si effettua il taglio dell’erba, in qualunque periodo dell’anno, è bene raccogliere lo sfalcio con il cesto delle macchine tagliaerba oppure del trattorino, a seconda dello strumento che si sta utilizzano per effettuare il lavoro, oppure, al limite, con il rastrello.