Tutti i modi per rimanere incinta artificialmente, quello che c'è da sapere

Quando una donna sente il richiamo della maternità, è un momento cruciale della vita. Purtroppo, però non tutte riescono a rimanere incinte. I problemi potrebbero essere legati ad una infertilità della donna o dell’uomo o anche da un mix di entrambi.

Per fortuna al giorno d’oggi è possibile sfruttare degli interventi medici al fine di ottenere una gravidanza. Per avere un quadro su ciò che la normativa italiana prevede ad oggi, vi consigliamo di leggere questo articolo. Noi invece ci soffermeremo su quelle che sono le pratiche più utilizzate con le relative caratteristiche, anche a livello di percentuale di successo.

Le principali tecniche di fecondazione assistita

La prima di cui vogliamo parlarvi è l’inseminazione artificiale: questa tecnica prevede di introdurre il seme maschile, dopo che è stato trattato in laboratorio, direttamente nell’utero della donna. Ovviamente viene monitorata l’ovulazione per capire il momento giusto per l’inserimento. Questa tecnica è perfetta in caso di problemi legati alla motilità degli spermatozoi o alla loro concentrazione. Un altro metodo è quello della fecondazione in vitro. In questo caso l’ovulo viene prelevato dalla donna e l’inserimento del seme viene fatto in laboratorio con la successiva introduzione dell’embrione nell’utero della paziente.

Questa operazione può essere fatta anche con gameti che vengono donati da individui completamente esterni alla coppia. Ad esempio, in questa pagina puoi trovare il centro Biogenesi a Monza, dove è possibile effettuare questo tipo di operazione con donazione esterna alla coppia. Un’altra tecnica che viene utilizzata è la ICSI, termine che indica l’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi.

Anche qui si ha una stimolazione ovarica con conseguente prelievo degli ovuli dalla paziente. La differenza è che gli spermatozoi vengono iniettati direttamente nell’ovulo attraverso l’utilizzo di una cannula. Nel caso della FIV invece il contatto con lo spermatozoo avviene in maniera spontanea. L’ICSI viene usata nei casi in cui gli spermatozoi hanno una scarsa qualità.

Percentuali di successo e costi della fecondazione assistita

Ci teniamo a sottolineare che nessuna delle tecniche di cui vi abbiamo parlato può assicurare una buona riuscita al 100%. La coppia deve essere sempre ben cosciente del fatto che nonostante i vari tentativi, comunque potrebbe non instaurarsi una gravidanza di successo.

Ad esempio, nel caso della fecondazione in vitro si parla di una probabilità di successo del 40-60% per donne che hanno una età tra i 35 e i 39 anni, si abbassa invece al 20% per le donne sopra i 41 anni di età.

Questa tecnica ha un costo medio tra i 4.000 e i 7.000 euro. Per un approfondimento sul tema vi rimandiamo a questo link. Per quanto riguarda invece il successo dell’inseminazione artificiale, può arrivare ad un 60% di possibilità di successo con sperma di donatore, e al 40% se il seme è del partner. L’inseminazione artificiale può costare tra i 700 e i 1700 euro. Infine, la ICSI può arrivare anche ad un 75% di probabilità di successo mentre il costo può andare dai 2500 euro ai 5000 euro.

Fonti

www.my-personaltrainer.it/salute/fecondazione-vitro.html

www.humanitas.it/cure/iniezione-intracitoplasmatica-dei-gameti-icsi

Di admin