Con l’avvicinarsi della fine del Mercato Tutelato, sorgono domande cruciali sul futuro dell’approvvigionamento energetico in Italia. In questo articolo esploreremo le implicazioni di questo passo significativo nella liberalizzazione del settore energetico e cosa accadrà a coloro che non aderiranno al Mercato Libero entro la scadenza. Scopri le opzioni disponibili e preparati per una transizione senza sorprese.
Fine del Mercato Tutelato: quando ci sarà e perché?
Grazie all’approvazione del Decreto Bersani nel 1999, che ha abolito il controllo monopolistico dello Stato su elettricità e gas, si è aperto il mercato energetico alla concorrenza privata. Le imprese ora possono fornire servizi direttamente al pubblico, dando vita a una convivenza tra le società che precedentemente detenevano il monopolio e quelle che operavano in un contesto concorrenziale nel Mercato Libero dell’energia.
Questa coesistenza è stata organizzata tramite la creazione di un Mercato Tutelato, regolamentato dall’ARERA, dove condizioni e prezzi sono fissati centralmente, e un Mercato Libero, in cui gli utenti pagano tariffe basate sulle condizioni di mercato stabilite dagli operatori.
Finalmente, dopo anni di rinvii, si potrà definire definitivamente chiuso il Mercato Tutelato, chiusura approvata nell’agosto 2018 con l’emendamento che rinviava al primo luglio 2020 la fine dei prezzi di maggior tutela per l’energia elettrica e il gas. Per quanto riguarda le scadenze del Mercato Tutelato hai tempo fino a gennaio 2024 per il gas e aprile 2024 per la luce per scegliere un’offerta del Mercato Libero.
Dopo tale data, tutti i clienti domestici di energia elettrica e gas naturale saranno automaticamente migrati al mercato libero.
Come effettuare il passaggio ad un nuovo fornitore del Mercato Libero
Il passaggio a un nuovo fornitore di luce e gas è un processo relativamente semplice e solitamente gratuito. C’è da dire che questo cambio verso il Mercato Libero è vantaggioso per i consumatori, poiché i prezzi sono assolutamente più bassi rispetto a quelli del tutelato. Quindi se vuoi effettuare la transizione al Mercato Libero sin da subito ecco come fare.
Scelta del nuovo fornitore:
- Ricerca e confronto delle offerte luce e gas proposte dai diversi fornitori per trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze;
- Puoi utilizzare un comparatore di tariffe come Selectra Italia o contattare direttamente i fornitori per ottenere informazioni dettagliate sulle tariffe e sui servizi offerti.
Contatto con il nuovo fornitore:
Dopo aver scelto un nuovo fornitore, contattalo per avviare il processo di cambio. Potresti dover fornire informazioni sulla tua attuale situazione contrattuale e sulla tua fornitura di energia.
Comunicazione con il vecchio fornitore:
Il nuovo fornitore comunicherà con il tuo vecchio fornitore per gestire il trasferimento. Non è dunque necessario che tu interagisca direttamente con il fornitore attuale.
Verifica della disdetta:
Verifica con il tuo fornitore attuale che non ci siano vincoli contrattuali o penali per la disdetta anticipata.
Conferma del cambio:
Una volta completato il processo, riceverai una conferma del cambio da parte del nuovo fornitore.
Costi:
Nella maggior parte dei casi, il passaggio a un nuovo fornitore è gratuito per i consumatori domestici. Tuttavia, verifica sempre le condizioni contrattuali per essere sicuro.
Documenti necessari:
- Codice POD/PDR: Questo è il codice identificativo della tua fornitura e può essere trovato sulla bolletta; POD (Point Of Delivery – punto fisico di fornitura sul territorio nazionale relativo all’utenza elettrica) e PDR (Punto Di Riconsegna – punto fisico dove il gas naturale viene prelevato e utilizzato dal cliente finale);
- Documento d’identità: Potrebbe essere richiesto per confermare la tua identità;
- Ultima bolletta: Il nuovo fornitore potrebbe richiedere informazioni sulla tua bolletta attuale per calcolare correttamente le tariffe;
- Codice IBAN, se decidi di attivare la domiciliazione bancaria.
Cosa accadrà a coloro che non effettueranno il passaggio per tempo?
La conclusione del Mercato Tutelato segna un passo significativo nella liberalizzazione dell’energia in Italia. Per coloro che non effettueranno la transizione al Mercato Libero entro gennaio 2024, è previsto un periodo transitorio di sei mesi, durante il quale saranno temporaneamente associati a un fornitore provvisorio. È possibile rescindere il contratto con il fornitore provvisorio senza costi e sceglierne un altro in qualsiasi momento.Successivamente al periodo transitorio, in assenza di una scelta effettuata, verrà proposto un fornitore attraverso un contratto PLACET. Questo fornitore sarà selezionato tramite una gara nazionale, differenziando le proposte in base alle regioni. L’energia non sarà interrotta, ma cambieranno le condizioni economiche del contratto e la possibilità di selezionare autonomamente il fornitore.